Nella Macchina di Marco

(Testi Persiko,  musica Aurora)
Nella macchina di Marco
secchio e colla e scopa accanto
nel silenzio della notte
giran quattro teste matte

a cercare nuovi muri
a vegliare su striscioni
a punire i traditori
ed a cantar strane canzoni

Nella macchina di Marco
la sua bella lo guarda negli occhi
parcheggiato sotto la luna
e lui pensa che fortuna!

un amore così grande
capitato tanto presto
poi lei dicie mi dispiace
questa musica non mi si addice

E la radio che va canta solo di sangue e vittoria
e la radio che va e’ l’orgoglio di una storia
le cassette di Marco hanno tutte un certo impegno
un impero lontano, un destino un grande sogno

Nella macchina di Marco
ammaccata dai compagni
volantini o manifesti
nel silenzio tanti miti

le torce degli sbirri
le risate dei fratelli
tappetini sempre sporchi
del sudore dei nostri sogni

E la radio che va canta solo di sangue e vittoria
e la radio che va e’ l’orgoglio di una storia
le cassette di Marco hanno tutte un certo impegno
un impero lontano, un destino un grande sogno

E la radio che va canta solo di sangue e vittoria
e la radio che va e’ l’orgoglio di una storia
le cassette di Marco hanno tutte un certo impegno
un impero lontano, un destino un grande sogno

Disco:   Dritto al Cuore di Chi crede

Accordi:
Intro La- / Fa- / Re
Strofa La- / Fa- / Re / Do / Mi / La – / Fa / Sol
Rit. Do / Re / Mi-

Note:
La macchina di Marco è una fiat tipo bianca che dimostra più anni di quanti ne abbia, ha i sedili imbrattati di colla, uno specchietto rotto, un autoradio che si sente solo a destra e con la brutta abitudine di mangiarsi le cassette ed un odore di muffa che ti rimane nel naso nonostante gli arbre magic.
Sul lunotto anteriore sono ammucchiati, alle volte con degli appunti scritti sopra, i volantini delle campagne studentesche, su quello posteriore oltre ai volantini c’è un rotolo di manifesti.
Nella tasca dello sportello c’è un pacco di colla aperto, nel portabagagli una pennellessa avvolta in un manifesto e tutto intorno ad essa una specie di disordinato archivio, creato involontariamente, ammassando moduli per la raccolta di firme, rotoli di manifesti, vecchi dossier, pacchi di volantini, risme di carta aperte, giornali.
La spia della benzina è sempre accesa e l’ago indica perennemente la riserva.
L’unica cosa forse in ordine è il cassetto del cruscotto dove le cassette di musica alternativa sono allineate divise per autore.
La macchina di Marco può essere un simbolo per tutti i ragazzi che ci sono passati, è diversa dalle macchine dei ventenni suoi coetanei perché ad imperare non è la voglia di un autoradio potente e di un motore rombante per fare le vasche in centro il sabato sera alla ricerca di ragazze superficiali.
La macchina di Marco è uno dei mezzi per l’affermazione del nostro essere e la nostra volontà di avverare i nostri sogni. la macchina di Marco è speciale perché ci siamo noi dentro. Per questo i suoi sedili sono sporchi del sudore dei nostri sogni, e la radio che va canta solo di sangue e vittoria…