Pubblichiamo di seguito una recensione al nostro ultimo disco pubblicata sul NonConforme n.97  la e bollettino telematico di informazione sulla musica “non allineata”.

Aurora
Sulle scogliere remote – CD – 2010, RTP/Musicazione

A vedere la quantità e la qualità dei concerti e delle uscite discografiche, possiamo tranquillamente dire che la musica non conforme all’anno 2010 pare godere decisamente di buona salute. E la mole di dischi “di peso” di quest’anno è la migliore risposta possibile a chi si chiede quale domani abbia la “nostra” musica…

Certo ci sono dei nei, la pattuglia dei gruppi nuovi e nuovissimi è piuttosto esigua – anche se non mancano ottime notizie – e la funzione portante del reggere la scena è affidata per lo più a gruppi consolidati e quasi storici, ma possiamo decisamente starci: il 2010 si segnala tra le annate buone! E fino a che questa ricchezza verrà tutelata andando ai concerti, supportando le bands, comprando i dischi, e perché no, dandosi magari da fare a formarne di nuovi, insomma fino a che questa scena avrà il dovuto supporto, questa che è alla fine una unicità culturale senza paragoni di cui essere fieri, sarà viva e potente… Per cui in attesa del sangue nuovo godiamoci il frutto del lavoro dei vecchi leoni…

Ed il 2010 vede tra gli altri il ritorno in forze di una realtà che quest’anno ha festeggiato i 12 anni di attività, i romani Aurora. “Sulle Scogliere Remote” è di fatto il secondo lavoro in studio del gruppo romano, il terzo contando il buon episodio “Dal vivo”. La formazione è quasi la stessa ma i suoni hanno fatto passi da gigante, eccome. Ed è il livello del lavoro in studio la vera chiave di lettura di questo lavoro, una qualità alta, densa, stratificata che si avvale di una invidiabile produzione professionale che rende preziose queste ballate rock con influenze pop di scuola romana…

Il marchio Aurora c’è tutto, mancano forse quegli episodi in romanesco che erano stati la caratteristica inedita di “Dal vivo” e che non dispiacerebbe rivedere in futuro. I testi sono tutti più o meno legati ad una sorta di riflessione sul sentiero intrapreso, una specie di generale punto della situazione e di orgogliosa rivendicazione del proprio percorso. Tra gli episodi da segnalare l’epicheggiante “Ultima Legione”, la vibrante “Giovane Italia”, una toccante “El Alamein” e senz’altro “Centuria Alata”, certamente uno dei pezzi portanti del CD dove su un roccioso tema di chitarra si innesta una inedita tastiera con rimandi alla Compagnia Dell’Anello.

Ma piccoli cammei di pianoforte appaiono in più punti a sottolineare una certa complessità delle trame degli arrangiamenti, complessità che sfugge ad un ascolto distratto. Perché “Sulle scogliere remote” è un album vecchio stile, da ascoltare più e più volte, il classico disco “che cresce” all’aumentare degli ascolti, il frutto di una visione antica, da artigianato musicale di alto livello che tanto si discosta dall’attuale modalità usa e getta di fruire la musica… Insomma in attesa di un Aurora in versione “rock identitario romanesco” ci possiamo godere questo ottimo lavoro che il gruppo si è voluto e ci ha voluto donare, magari nella sontuosa edizione limitata che vede la presenza come bonus CD dell’ormai raro “demo’98” qui per la prima volta in versione CD…

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